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Visualizzazione dei post da 2019

La Giunta Mancini

In diversi mi dicono che esponenti dell’attuale amministrazione comunale di Cosenza, anche ai suoi massimi livelli, hanno sostenuto che, se il Comune è in dissesto, la colpa sarebbe della giunta Mancini. Questa affermazione è troppo strampalata, sarebbe come dire che, se Berlusconi faceva le seratine con le OIgettine, tutto dipende dal fatto che a Giolitti piacevano le donne; e dunque io non risponderò. Però voglio cogliere l’occasione per raccontare a quelli che negli anni Novanta non erano nati o erano troppo giovani, sia pure nel breve spazio di un articolo, cos’era la giunta Mancini. Giacomo Mancini era un uomo politico esperto e navigato, ma presentava una caratteristica che non ho riscontrato in quasi nessuno dei politici che ho conosciuto: aveva uno spirito visionario. Così ha voluto costruire intorno a sé una giunta decisamente “improbabile”, chiamando come assessori persone come Pierangelo Dacrema, un economista che teorizza l’abolizione del denaro; Franco Piperno, un fi

Le nocciole italiane

NON LASCIATEVELA SFUGGIRE QUESTA STORIA DELLA NUTELLA, NON È DI POCO CONTO. Dunque, Salvini dice che la Nutella non va più bene, perché usa nocciole che provengono dalla Turchia. Ora, si apriranno diversi fronti. Quelli che boicotteranno il prodotto, e cercheranno altre marche che usano nocciole coltivate in Italia, meglio se in Padania. Quelli che difenderanno la Nutella, perché che mondo sarebbe senza. Il governo Conte probabilmente cercherà una mediazione, rinviando la soluzione a quando la Turchia sarà entrata nell’Unione Europea. E la famiglia Ferrero gongola per tanta pubblicità gratuita. Però la questione è un’altra. Poniamo che convinciamo l’imprenditore a rinunciare ai turchi, e ad usare soltanto noccioli cresciuti e potati in Italia. Bene. Ma l’acqua? È noto che questi alberi devono la loro vita e la loro crescita ad abbondanti porzioni del prezioso liquido. Ma l’acqua, mica viene solo dall’Italia! Le nubi hanno questo maledetto vizio di girare. Si formano ora in un

Capoverso on line - Anticipazione

                                              L'ESERCITO CHE VIENE DA LONTANO                                                 Dalla Cina: l'arte, l'artigianato, la poesia Che la cultura cinese sia sempre più presente nella vita italiana è un dato di fatto. e rappresenta anzi un passaggio che, ormai quasi inavvertitamente, rientra nelle nostre abitudini quotidiane. Quando si vogliono acquistare tante cose di uso comune un po' fastidiose da cercare, sai che le troverai tutte, e a prezzo buono, al grande emporio  cinese. Se vuoi una serata un po' diversa con la tua fidanzata, sai che il ristorante cinese te la offre facilmente. Ma poi devi anche fare i conti con la squadra di calcio, che è ormai di proprietà cinese. Ecco che a questo punto cominci a farti un po' di domande. E' un allargamento, un'inclusione, o un'occupazione? Comunque sia dal punto di vista economico, quel che è certo è che per capire questi nostri coinquilini acquisiti è necess

Capoverso on line - Linguaglossa su Dionesalvi

Chiamare il proprio nome: la poesia di Franco Dionesalvi “ Ci sono parole che scavano fossati, / alzano muri, rinchiudono in prigioni ”; i versi iniziali dell’ultima poesia della raccolta Via delle nuvole (Varsavia, 2007), intitolata “La responsabilità”, introduce il lettore dentro il cosmo poetico di Franco Dionesalvi, poeta calabrese, uno dei redattori della mitica rivista letteraria “Inonija” e redattore della attuale “Capoverso”. La responsabilità è nel “nome”, dice il poeta calabrese: “ chiama il tuo nome, / e ascoltalo parlare ”. Credo sia questa la chiave per entrare dentro la poesia di Dionesalvi. Ma che cosa significa il nome? Risponderò citando un critico inglese, Cleanth Brooks, il quale denuncia l’eresia invalsa nelle scritture poetiche dagli anni Sessanta in poi della “parafrasi”, intendendo ribadire il concetto secondo cui la poesia non conosce “sinonimi”; la metafora per il critico inglese non è traducibile, perché una poesia è una esperienza piuttosto che un sig

CAPOVERSO on line - Novembre 2019

La metafora del Ponte Conversazione con  Enzo Siviero Ci sono tanti modi di scrivere poesie; al di là, intendo, dell’usare la carta e la penna, del dare una disposizione alle parole. Di alcuni è stato scritto che sono poeti della vita, ossia che, a prescindere dall’uso che abbiano fatto o meno delle parole, il loro percorso esistenziale risulti esemplare ed emozionante come un’opera in versi. Ma ve ne è un altro, più insolito e sorprendente. Che è quello di abitare le metafore. Ossia di incarnare pienamente, nelle scelte quotidiane, il senso recondito di una parola. Non avrei mai pensato di intervistare un ingegnere per la mia rivista di poesia. Eppure, dopo aver curato, due numeri fa, uno speciale su “poesia e popoli migranti”, la continuità ideale con quello sguardo mi è apparsa così naturale quando ho letto di un ingegnere che aveva progettato un ponte che dovrebbe unire la Sicilia, e quindi l’Europa, all’Africa. Non un ponte ideale, non un progetto culturale, ma proprio una

CAPOVERSO on line dicembre 2018

SPECIALE Franco Dionesalvi Poeti e popoli migranti Questo “speciale” vuole essere una riflessione a più voci sulle politiche che gli attuali governi, in Italia, in alcuni paesi europei, negli Stati Uniti stanno sviluppando in tema di migrazioni; e segnatamente sullo sfrenato incitamento verso i sentimenti più bruti e irrazionali che albergano un po’ dentro tutti noi. E che tuttavia andrebbero sviscerati e curati, piuttosto che elevati a decalogo di comportamento. Non si tratta certo, storicamente, di una novità assoluta; sempre l’appello alle guerre, e talvolta l’appello al voto, si è poggiato su demenziali cacce all’untore o su artificiose costruzioni di un nemico cui addebitare tutti i nostri fallimenti e su cui scaricare tutte le nostre inadeguatezze. Più anomalo è far questo in tempo di pace e in un paese democratico ed evoluto. Sì che una forte preoccupazione, e una sensibilità a dover reagire, è avvertita anche dai poeti; che sentono che oggi è necessario contrast