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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

La famiglia, la patria

In questi giorni Milano è concentrata sul fashion, lunghe file per assistere alle sfilate di moda, capannelli per guardare, sfiorare, fotografare la modella famosa o lo stilista di grido. Per fortuna è una città in cui coesistono tante culture, tante dimensioni; così io me ne vado in un cinema a vedere “Un affare di famiglia”, di Hirokazu Kore-eda. Racconta di una famiglia che si forma intorno a un personaggio marginale; che raccoglie una donna che ha ucciso il marito per difendersi, e poi una anziana sola, una giovane prostituta, due bambini, e vivono tutti insieme. Lui fa il ladro, e insegna ai bambini quello che sa, ossia i suoi trucchi per campare. Fra tutti loro non c’è alcun legame di sangue, eppure vivono insieme, si instaurano rapporti autentici. Capaci di gioco e di amore. Le famiglie di sangue, che sono sullo sfondo, concepiscono invece solo rapporti di potere, di prevaricazione, di sofferenza. Non vi racconto altro, perché magari avrete voglia di vederlo. Uscendo, a port