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Visualizzazione dei post da 2013

La sala Bingo di Matteo Renzi

I SINDACI E LA SALA BINGO DI MATTEO RENZI In questi giorni Firenze è tornata ad essere la capitale d’Italia, l’ombelico del paese. Da una parte il congresso dell’Anci, l’adunata di tutti i sindaci d’Italia. Dall’altra la convention di Capitan Futuro, Matteo Renzi che per tre giorni ha chiamato a raccolta, in una manifestazione- talk show tipica del suo stile, i renziani d’Italia, che aumentano ogni giorno per via del noto sport di saltare sul carro del vincitore. A Fortezza da Basso ci sono i sindaci, provenienti da grandi città e piccoli centri. Dal palco Fassino, presidente dell’Anci, prova a trarre un bilancio e ringrazia i presidenti (Napolitano e Letta) che sono intervenuti. I sindaci, si sa, sono la parte più viva della classe politica italiana, rappresentano il vivaio di Montecitorio e di Palazzo Chigi, perché hanno a che fare con la gente e coi problemi concreti, e questa è l’unica vera scuola politica oggi rimasta. Ma poi ritrovandosi insieme finiscono col fare rivendic

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Invasioni 2013

Il tema di quest’anno della festa delle INVASIONI prende spunto dal dibattito che si sta sviluppando sul piano internazionale, in merito a una revisione critica del PIL. Il Pil infatti, tenendo in conto soltanto dati relativi allo sviluppo, è alla fine ingannevole, e non prende in considerazione quel che più conta per le persone, ossia la ricerca della felicità. È possibile misurare l’economia di un paese in modo diverso, prendendo in considerazione altri indicatori? Il presidente della Francia, qualche anno fa costituì una commissione incaricata di studiare il problema. Ne facevano parte Amartya Sen, Stiglitz e Fitoussi. La commissione elaborò un indicatore alternativo al Pil, il BES. Si tratta di valutare in cosa differisce, come si articola e se davvero può essere utile. La Festa delle Invasioni, laboratorio di idee, è il luogo giusto. PRIMO INCONTRO: dal PIL al BES Pierangelo Dacrema, docente Unical, è la persona che ci guiderà lungo questo cammino. Il 9 settembre

La questione culturale

La questione culturale Gian Antonio Stella, sul Corriere della Sera, pone la questione della cultura. Lancia un appello perché questa materia venga riammessa nel dibattito e nei programmi della campagna elettorale in corso, da cui è totalmente assente (senza che peraltro   questa assenza rappresenti una novità). E propone l’istituzione in Italia del Ministero della Cultura, al posto di quello, più defilato e “blando”, dei Beni Culturali. È un problema di intitolazione di un dicastero, certo, ma le parole hanno un peso, e dunque sul piano simbolico acquisirebbe una valenza. Ieri sullo stesso giornale Matteo Orfini, pur esprimendo apprezzamento precisava proprio che “la cultura non è una questione nominalistica”. Il che vuol dire comprendere che essa non concerne un settore, ma implica il modo in cui si guardano le cose, l’approccio complessivo alla dimensione pubblica: non è una branca, ma una prospettiva. Orfini peraltro ricorda la vicenda di Sibari: “quanto abbiamo dovuto asp