La questione culturale Gian Antonio Stella, sul Corriere della Sera, pone la questione della cultura. Lancia un appello perché questa materia venga riammessa nel dibattito e nei programmi della campagna elettorale in corso, da cui è totalmente assente (senza che peraltro questa assenza rappresenti una novità). E propone l’istituzione in Italia del Ministero della Cultura, al posto di quello, più defilato e “blando”, dei Beni Culturali. È un problema di intitolazione di un dicastero, certo, ma le parole hanno un peso, e dunque sul piano simbolico acquisirebbe una valenza. Ieri sullo stesso giornale Matteo Orfini, pur esprimendo apprezzamento precisava proprio che “la cultura non è una questione nominalistica”. Il che vuol dire comprendere che essa non concerne un settore, ma implica il modo in cui si guardano le cose, l’approccio complessivo alla dimensione pubblica: non è una branca, ma una prospettiva. Orfini peraltro ricorda la vicenda di Sibari: “quanto abbiamo dovuto...