Hans Magnus Enzensberger, MAUSOLEUM – Trentasette ballate tratte dalla storia del progresso, Einaudi, Torino, 2017 Ma cos’è la modernità, e quando è cominciata? Cos’è quel meccanismo infernale per il quale in qualsiasi posto in cui ci rechiamo la sola cosa che conta è farci un selfie? Ovvero issarcie davanti un telefonino e noi di fronte a fare le boccacce, le faccine sorridenti, in modo che il soggetto che agisce è una cosa costruita da chissà quale multinazionale, e noi siamo le scimmiette felici? Forse può aiutarci a capirlo un vecchio poeta tedesco, Hans Magnus Enzensberger, di cui proprio adesso Einaudi ci ripropone una raccolta magistrale: “Mausoleum – Trentasette ballate tratte dalla storia del progresso”. E la storia del progresso è ricostruita dal poeta attraverso i suoi cantori, i suoi artefici, i suoi sperimentatori. Parlando di genetisti e di meccanici, di ingegneri e di biologi, ma anche di filosofi, di astronomi, di teatranti. Così solcano la scena Gutenberg e...