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Visualizzazione dei post da giugno, 2018

Capoverso n.35

“ L’idea mi è venuta seguendo una partita di calcio di un campionato dilettanti. Si è infortunato l’arbitro, e allora gli altoparlanti hanno cominciato a dire: se c’è nel pubblico un arbitro iscritto alla Federazione, si presenti immediatamente . Più volte mi è capitato di sentire in un ipermercato, con lo stesso metodo, cercare un medico. E mi sono chiesto: è mai successo che gli altoparlanti abbiano chiesto se fosse presente un poeta, e di presentarsi immediatamente? Ecco, secondo me il tempo giusto per un ricorso disperato (ma anche un po’ giocoso, ovviamente) ai poeti potrebbe essere questo ”: così scrive Franco Dionesalvi nell’editoriale del numero 35 di CAPOVERSO, un semestrale di poesia che ha redazioni in diverse città italiane, ma la sua sede a Cosenza, esattamente in una  libreria che conserva vecchi  volumi ed è aperta da tempo immemorabile tutte le mattine di fronte il polveroso palazzo delle Poste centrali; e che porta lo stesso nome della sua piccola casa editrice, O