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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

L'Ultimo libro di carta

  Due storie si incrociano. La prima è quella di Aurelio e Lella. La seconda narra di Giulio Brogi, un professore di filosofia che insegna in un liceo di una Milano di questi anni immersa nel cicaleccio dei telefonini, avvolta in una nebbia non più atmosferica ma rumorosa e nevrotica nelle sue solitudini. Aurelio e Lella sono due ventenni all’inizio degli anni Quaranta, in un paese di mare del Sud dell’Italia, innamorati. Lui partecipa alla seconda guerra mondiale, viene mandato in Grecia nella sventurata spedizione italiana, poi deportato. Lei è convinta che lui sia morto, e si rassegna a sposare un altro. Frattanto Giulio scopre che è malato di Alzheimer, e la sua mente progressivamente deraglia. Intanto la vicenda di Aurelio e Lella scorre, fra private illusioni e pubblici inganni attraversa il secondo dopoguerra, la nuova emigrazione italiana, le fabbriche del Nord. Mentre la storia italiana corre verso il miracolo economico, coi suoi sogni piccolo-borghesi e le sue contraddi

L'ultimo incontro con Franco Loi

  L’ultima volta ero stato a trovarlo un paio di mesi fa. Non lo vedevo da tempo, ed ero ansioso di mostrargli un “ritrovamento” di cui andavo orgoglioso. Si trattava di una vecchia edizione di cui fortunosamente avevo reperito una copia. Era la pubblicazione di “Invasioni di poesia”, un festival che avevo organizzato vent’anni prima, quando facevo l’assessore alla cultura a Cosenza. Loi a quel tempo aveva già settant’anni, ma si muoveva agile e gagliardo come un giovincello. L’occasione era insolita: consisteva nel portare la poesia nei luoghi “non poetici” della città. In mezzo alle scartoffie dell’Inps. Fra gli impiegati del provveditorato agli studi. Nel dormitorio frequentato dai poveri. Nel cortile del centro di igiene mentale. Franco Loi, Gregorio Scalise, Tahar Bekri, Biancamaria Frabotta. A colorare di parole il grigio. Ad aggredire le ovvietà, a bastonare la noia. A giocare coi corpi e con le stelle. Perché poi i recital serali invece si svolgevano al mare, sulle spiagge