Due storie si incrociano. La prima è quella di Aurelio e
Lella. La seconda narra di Giulio Brogi, un professore di filosofia che insegna
in un liceo di una Milano di questi anni immersa nel cicaleccio dei telefonini,
avvolta in una nebbia non più atmosferica ma rumorosa e nevrotica nelle sue
solitudini.
Aurelio e Lella sono due ventenni all’inizio degli anni
Quaranta, in un paese di mare del Sud dell’Italia, innamorati. Lui partecipa
alla seconda guerra mondiale, viene mandato in Grecia nella sventurata
spedizione italiana, poi deportato. Lei è convinta che lui sia morto, e si
rassegna a sposare un altro.
Frattanto Giulio scopre che è malato di Alzheimer, e la sua
mente progressivamente deraglia.
Intanto la vicenda di Aurelio e Lella scorre, fra private
illusioni e pubblici inganni attraversa il secondo dopoguerra, la nuova
emigrazione italiana, le fabbriche del Nord. Mentre la storia italiana corre
verso il miracolo economico, coi suoi sogni piccolo-borghesi e le sue
contraddizioni.
Ma cosa lega quella vecchia storia d’amore al professore di
filosofia? Quando si scoprirà, si coglierà anche che è in corso una lotta
contro il tempo. Anche perché l’editore ha deciso che quello sarà l’ultimo
libro di carta che intende pubblicare.
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