Questa è una
recensione di poesia.
Ma non è un
libro di poesia.
Sentitelo un
po’.
“ Quando
infine gli xapiri rivelano la loro
voce, la nostra paura svanisce, e persino coricati nella polvere proviamo
un’intensa euforia!”
E ancora:
“Una volta
che tutti gli xapiri si sono susseguiti nel canto e che il loro padre li ha
imitati, per ultimo arriva lo spirito della sera Weyaweyari, di modo che il lavoro degli spiriti finisca e il loro
padre possa smettere di divenire altro. Allora, tutti gli xapiri fanno ritorno
nel petto del cielo con i loro specchi portandosi dietro tuti i magnifici canti
di cui sono tanto gelosi.”
Lui è Davi
Kopenawa, portavoce dell’Amazzonia brasiliana, sciamano e leader amerindo. Il
libro lo ha scritto insieme a Bruce Albert, antropologo.
“Gli spiriti
delle donne delle acque la adornano di mazzi di piume e gli spiriti
dell’annatto la spalmano di tintura vermiglia. Gli spiriti cervo e giaguaro
leccano i suoi occhi e il suo petto con le loro lingue ruvide.”
Si può
leggere in tanti modi, e da tanti punti di vista, questo libro. Come una
ricerca antropologica. Come un atto fi accusa contro l’Occidente, contro il
colonialismo. Come un grido d’allarme ecologista. Come un confronto fra diverse
visioni della spiritualità, della vita, dell’umanità.
“Ci sono
anche gli spiriti pipistrello, che possiedono dei fuochi con cui si orientano
nell’oscurità e soffiano dei dardi negli occhi.”
E sarebbero
tutte valide, e forti, e inquietanti.
“Nel mio
sogno ho visto danzare in una schiera chiassosa le immagini brillanti dei
cacicchi ayokora, ixaro e napore, poi
quelle degli uccelli wayohoma e taritari
axo.”
Ma alla
fine, appunto, è soprattutto un’opera di poesia. Intendendo la poesia,
ovviamente, come l’anticamera, soltanto l’anticamera, dello Zero. Ma anche come
l’unica dimensione, l’unico pertugio, l’unico linguaggio attraverso il quale
possiamo dire l’indicibile.
“ Omama era
molto saggio. Ha saputo creare la foresta, le montagne e i fiumi, il cielo e il
sole, la notte, la luna e le stelle.”
Davi
Kopenawa e Bruce Albert, LA CADUTA DEL
CIELO, parole di uno sciamano yanomami, Nottetempo, Milano, 2018
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