No, no, che avete capito?! Non sono stati sparati dei razzi sull’Università; è il senatore Razzi ad essere stato invitato all’Unical, a parlare all’interno di un seminario sul tema "Stati Uniti e Corea del Nord. Rischio di un nuovo conflitto mondiale?". Qui non mi interessa discutere se è stata cosa buona questo invito; è un’altra la riflessione che voglio sottoporvi. Questo parlamentare si esprime in un italiano creativo, una sorta di slang da cartone animato; ha la conoscenza della politica estera che può avere uno che guarda le foto dei personaggi illustri su una rivista sfogliata dal barbiere; le massime che esprime sarebbero giudicate poco riuscite anche dallo sceneggiatore dei film di Ficarra e Picone. Insomma al suo confronto molti parlamentari calabresi farebbero la figura dei filosofi del tardo Ottocento, magari un po’ oscuri ma convincenti. Allora, perché se ne parla tanto? E perché tante persone comunque andranno a sentirlo? È questo l’effetto perverso dell...